#103 Strategie intelligenti, guidate dai dati
Descrizione
In un contesto in cui tutti parlano di dati, intelligenza artificiale e automazione, trovare chi questi concetti li ha tradotti in strumenti concreti, applicabili e flessibili, non è così scontato. E invece oggi incontriamo una realtà italiana che ha saputo farlo con visione e coerenza, costruendo soluzioni su misura, capaci di adattarsi a diversi settori e dinamiche aziendali. Parliamo di Chiron, un’azienda che nasce da un’intuizione forte e si sviluppa con metodo, affondando le radici nella cultura classica ma proiettandosi con decisione verso il futuro. Un nome che non è scelto a caso, ma che richiama la figura mitologica del centauro Chirone, mentore degli eroi, figura guida e maestra nell’addestramento di chi avrebbe fatto la differenza. Un parallelismo perfetto per descrivere la missione dell’azienda: aiutare le imprese a diventare più consapevoli, più efficaci, più performanti grazie all’uso intelligente dei dati e dell’AI. Ne abbiamo parlato con il suo CEO & Founder Mattia Zoccarato
Il primo passo concreto di questo percorso si chiama Sirio, una piattaforma sviluppata nel 2020, nata quasi per caso da una specifica esigenza di un cliente ma diventata, nel tempo, uno strumento potentissimo per tutto il mondo dell’e-commerce. Sirio infatti monitora, analizza e interpreta ciò che accade all’interno di una piattaforma online: registra ogni interazione dell’utente, ogni movimento del mouse, ogni clic andato a vuoto, e lo fa in modo indipendente dai classici vincoli legati ai cookie di terze parti. La forza del sistema sta nella sua capacità di mettere insieme dati comportamentali, video sessioni, informazioni tecniche e metriche economiche, creando una fotografia estremamente dettagliata dell’esperienza utente e di come questa influisca – in positivo o in negativo – sulle performance di vendita.
Ma Sirio va oltre la semplice osservazione. Grazie a una combinazione di algoritmi di computer vision e modelli di analisi avanzata, è in grado di ricostruire quello che in Chiron definiscono il lineage dell’errore, cioè tutta la sequenza di eventi che porta a un problema critico, identificando l’errore padre, la vera origine della frizione nel percorso dell’utente. E qui arriva la parte forse più interessante: Sirio non solo segnala l’errore, ma quantifica il danno, indicando con precisione quanto fatturato si sta perdendo a causa di quello specifico malfunzionamento. Un bottone non cliccabile, una pagina troppo lenta, un errore di caricamento possono sembrare dettagli, ma se moltiplicati su larga scala, diventano cifre importanti. Sirio li rileva, li misura e li mette in ordine di priorità proprio sulla base del loro impatto economico. Un cambio di prospettiva fondamentale, perché permette alle aziende di agire in modo mirato e razionale, ottimizzando non solo la UX ma direttamente la redditività.
A fianco di Sirio, nel 2024, nasce Asia, la seconda anima di Chiron. Se Sirio è l’occhio analitico, Asia è il motore operativo, pensato per automatizzare flussi aziendali in modo modulare e personalizzabile. La visione alla base di Asia è chiara: costruire una piattaforma low-code che consenta anche a chi non è sviluppatore di orchestrare processi complessi attraverso un’interfaccia intuitiva e potente. Asia permette infatti di creare flussi logici composti da “nodi”, ciascuno dei quali può eseguire azioni diverse: interrogare un database, generare testo tramite LLM, rispondere a un cliente, analizzare una review, compilare una scheda prodotto. Il tutto costruito su misura, attraverso un sistema drag & drop che consente di definire con precisione ogni passaggio.
Il concetto di “agente” è centrale nella logica di Asia: ogni flusso può essere pensato come un agente intelligente che risponde a input specifici seguendo una logica predefinita. E la cosa interessante è che tutta la parte di prompt engineering è scritta direttamente dall’utente: non c’è nulla di preconfezionato o bloccato. Questo significa massima libertà e controllo, un’autonomia operativa che consente alle aziende di costruire esattamente ciò di cui hanno bisogno. Non solo customer care – che è stata la prima applicazione concreta – ma anche attività più strategiche e verticali, come la generazione automatica di contenuti SEO, l’ottimizzazione delle pagine prodotto, la gestione delle recensioni, la costruzione di preventivatori, la sintesi di riunioni vocali, la gestione automatizzata dei claim telefonici. Un approccio trasversale, che parte dal mondo e-commerce ma che si estende già oggi al turismo, al mondo notarile, agli uffici amministrativi. E in prospettiva, potenzialmente, a qualsiasi settore in cui ci sia un processo ripetibile da ottimizzare.
Asia è anche aperta per design: dispone di API interne e di una vasta libreria di plugin per connettersi facilmente con sistemi terzi, da CRM a knowledge base, da piattaforme di supporto clienti a strumenti di gestione documentale. Tutto è pensato per rendere l’integrazione semplice, veloce e scalabile. Lo stesso vale per Sirio, che nel tempo si è arricchita di funzionalità e si è trasformata in una vera piattaforma di bug tracking, capace di generare insight personalizzati, importare dati da altri sistemi, dialogare con software gestionali, CRM e piattaforme di marketing automation. Anche qui, l’azienda ha messo a disposizione plugin già pronti – ad esempio per Zendesk o HubSpot – ma lascia la possibilità alle aziende di sviluppare in autonomia i propri connettori, caricandoli direttamente sulla piattaforma.
Ciò che emerge chiaramente dall’esperienza di Chiron è una forte coerenza di visione: sia Sirio che Asia non sono pensate per sostituire l’intelligenza umana, ma per amplificarla, rendendola più veloce, più consapevole, più efficace. In un mondo che spesso rincorre l’ultima moda tecnologica, Chiron ha scelto un’altra strada: partire dai bisogni reali delle aziende, ascoltare, osservare, costruire strumenti concreti, modulari, flessibili. Strumenti che aiutano davvero chi li usa, perché parlano il linguaggio della semplicità, dell’efficienza e del ritorno sull’investimento.
Per piú info: https://www.softwareitaliani.com/osservatorio/softwares/asia/
Per la rubrica 4 domande a razzo:
🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato: “Fa che le persone giuste vogliano lavorare con te e non per te” Questo consiglio mi ha fatto un po’ cambiare prospettiva, perché effettivamente avere delle persone che lavorano veramente come un team e che portino anche avanti quella che è la tua visione.
📚Libro che stai leggendo: “Il Metodo Lean Startup” un libro di Eric Ries un libro sempre attuale, perchè insegna a testare, a imparare, soprattutto ad adattarsi in momento veloce, soprattutto oggi con la frenesia e i cambiamenti dovuti alle nuove tecnologie e l’AI.
🚀 La caratteristica che dovrebbe avere un CEO: “Ascoltare attivamente” nel senso che non bisogna solamente ascoltare cosa dicono gli altri, ma soprattutto comprendere. E questo ha anche a che fare con l’ego, quando riesci ad ascoltare tutti, ascolti anche verità scomode che magari ti fanno male, ma sono essenziali per il buon risultato delle attività aziendali.
💡La tua frase ispirazionale: “Non si può fermare chi non si arrende” nel senso che ogni azienda, ogni visione di per sé incontra nel cammino dei momenti difficili, la differenza poi di chi arriva e chi si ferma è spesso solo la capacità di di resistere e imparare per poi ripartire al meglio.
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Guarda il video del podcast
- #103 Mattia Zoccarato | CEO Chiron
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