Empower your talent, elevate your business [Episodio #74]

Descrizione

Oggi parliamo di un bellissimo argomento, del petrolio di ogni azienda, che sebbene delle volte viene indicato nel prodotto che sviluppa l’azienda, ma in realtà sono le persone che ci lavorano, conosciute oggi come le risorse umaneTalentware è la piattaforma di gestione dei talenti che pensate è stata progettata per aiutare le aziende innanzitutto a coinvolgere i propri talenti, svilupparne le loro capacità ma soprattutto trattenerli come lo fanno in un modo efficace attraverso un approccio basato sulle competenze. Di tutto questo ne abbiamo parlato oggi con il suo co-founder e CEO, Giacomo Marchiori.

Talentware, è un software pensato per gestire e automatizzare processi legati alla gestione dei talenti nelle aziende. Nonostante l’idea che l’automazione possa sembrare in contrasto con l’approccio umano tipico delle risorse umane, l’azienda crede fermamente che la tecnologia possa portare un contributo significativo in questo campo. Il software mira a automatizzare attività manuali e dispendiose, facilitando il lavoro quotidiano dei professionisti delle risorse umane.Talentware è concepito per essere utilizzato principalmente da medie e grandi imprese, ma sorprendentemente ha suscitato interesse anche da parte di aziende più piccole e territoriali. Queste realtà stanno iniziando a riconoscere l’importanza strategica del reparto risorse umane, vedendo le persone come il loro asset più importante. Il crescente interesse per una gestione più moderna delle risorse umane è guidato dalle nuove esigenze delle generazioni più giovani, che oggi hanno molte più opportunità rispetto al passato e spesso si trovano in una posizione di vantaggio nel mercato del lavoro.

Inoltre, si sottolinea che le generazioni più giovani sono meno disposte ad accettare le vecchie logiche del passato e richiedono approcci più flessibili e innovativi da parte delle aziende. Questo cambiamento di mentalità spinge le organizzazioni a ripensare il modo in cui gestiscono i talenti, rendendo tecnologie come Talentware sempre più rilevanti e necessarie, soprattutto nel settore tecnologico, dove si stia assistendo a un cambiamento nelle dinamiche tra aziende e candidati, con i lavoratori che ora chiedono alle aziende quali saranno le loro prospettive di crescita nei prossimi anni, invertendo così il tradizionale interrogativo posto dai datori di lavoro su dove il candidato si vede tra cinque anni. Questa inversione di ruoli è legata a una carenza di risorse e a un evidente mismatch di competenze in settori come quello tech, dove la scarsità di talenti crea una forte competizione.

Giacomo poi ci racconta la propria esperienza personale, spiegando che, pur avendo avuto la fortuna di lavorare per le aziende che sognava da bambino, si è reso conto che per crescere professionalmente alla velocità desiderata ha dovuto prendere strade diverse, facendo scelte razionali piuttosto che seguire il cuore. Questo l’ha portato a riflettere sul motivo per cui le persone spesso cambiano lavoro, fenomeno noto come job hopping, e non è tanto la mancanza di opportunità all’interno delle aziende, ma piuttosto la difficoltà delle imprese a rendere visibili queste opportunità ai propri dipendenti. Di conseguenza, le aziende perdono talenti, e i dipendenti perdono occasioni di crescita. Dopo aver analizzato il mercato e osservato fenomeni come la Great Resignation e il Quiet Quitting, diventati evidenti dopo la pandemia di Covid-19, si è compreso come la mancanza di visibilità sui percorsi di carriera sia uno dei principali motivi per cui le persone lasciano le aziende. Secondo i dati, oltre il 70% dei dipendenti abbandona le imprese proprio perché non hanno chiarezza sui percorsi di crescita interni. Ironia della sorte, è spesso più facile per un dipendente aprire LinkedIn e candidarsi a posizioni esterne piuttosto che capire quali opportunità siano disponibili all’interno della propria azienda.

Bisogna poi dare un certo grado di importanza alle preferenze lavorative espresse dai dipendenti e di come queste influenzino il match tra ciò che l’azienda richiede per un determinato ruolo e le esigenze personali dei lavoratori. All’interno della piattaforma Talentware, questo aspetto viene considerato essenziale nel processo di selezione e sviluppo dei talenti. Il dipendente può infatti esprimere le proprie preferenze lavorative, che vanno poi confrontate con le esigenze del ruolo, ad esempio la disponibilità a viaggiare per posizioni commerciali o la possibilità di lavorare da remoto per altre. Talentware offre un sistema che analizza non solo le competenze necessarie per un ruolo, ma anche gli interessi personali e le preferenze del dipendente, che diventano sempre più rilevanti, specialmente per le nuove generazioni. Questi aspetti, dinamici e modificabili nel tempo, contribuiscono a suggerire percorsi di carriera più affini alle esigenze individuali dei lavoratori, bilanciando le aspettative dell’azienda con quelle del dipendente.

 

Quindi, viene utilizzato un approccio pragmatico utilizzato con i clienti per mappare i ruoli e le competenze all’interno di un’azienda.

  • Il primo passo consiste nel raccogliere informazioni sull’organigramma dell’azienda, inclusi i ruoli e le attività chiave attraverso le job description.
  • Successivamente, utilizzando tecnologie basate su intelligenza artificiale e machine learning, vengono analizzati dati dal mercato per identificare ruoli simili in settori e aziende comparabili. Questo processo consente di individuare in modo dinamico e aggiornato le competenze chiave richieste per quei ruoli.

Un grande vantaggio di questo metodo è la velocità con cui vengono mappate le competenze, riducendo drasticamente i tempi rispetto ai metodi tradizionali. Se sono disponibili informazioni come il CV o il profilo LinkedIn di un dipendente, è possibile risalire alle sue competenze specifiche e creare un profilo completo della persona. Questo profilo, che riflette sia le esigenze aziendali che le competenze individuali, permette di suggerire rapidamente percorsi di carriera e sviluppo personalizzati per ciascun dipendente, garantendo un miglior allineamento tra le aspettative del lavoratore e le opportunità dell’azienda.

 

Per migliorare ulteriromente le competenze, la gestione dei talenti che si basa sul Talent First Score, un indicatore di compatibilità tra un dipendente e il ruolo che ricopre, così come con altri ruoli mappati all’interno dell’organizzazione. Questo punteggio fornisce informazioni importanti per valutare l’idoneità di un dipendente a ricoprire posizioni attuali o future. La piattaforma offre anche una funzione di alert che aiuta a gestire situazioni come i piani di successione. Ad esempio, quando ci sono più candidati per una posizione manageriale, solo uno sarà promosso, ma la piattaforma consente di identificare percorsi alternativi per gli altri candidati, evitando così che l’azienda perda talenti preziosi. La piattaforma è altamente flessibile, sia per quanto riguarda il numero di utenti che possono accedervi, sia per i moduli selezionabili in base alle esigenze dell’azienda. Questa flessibilità permette di coprire l’intero ciclo di gestione dei talenti, dal primo giorno in cui un dipendente entra nell’azienda fino alla sua performance review e al suo eventuale percorso di crescita. Tuttavia, le aziende possono anche scegliere di adottare solo determinati moduli, senza dover implementare l’intera piattaforma, in funzione della loro maturità o necessità attuali.

Il modello di pricing si basa sul numero di utenti mappati, con costi che diventano più vantaggiosi per l’azienda man mano che il numero di utenti cresce. Questo approccio rende la piattaforma accessibile sia alle piccole imprese che alle grandi aziende, adattandosi alle dimensioni e alle esigenze specifiche di ciascuna.

 

per più info: www.betalentware.com

 

Per la rubrica 4 domande a razzo:

 

🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato: “Mettersi nei panni delle altre persone” Il che non vuol dire solo pensare effettivamente a cosa pensa, ma proprio guardare con gli occhi e a volte autoanalizzarsi mettendosi appunto nelle scarpe dell’altro. Questo, perché alla fine in ogni tipo di attività, di business, si ha a che fare con persone ed ognuno porta i propri interessi in qualche modo al tavolo della discussione.

📚 Libro che stai leggendo: “Pensieri lenti e veloci” di Daniel Kahneman.  Questo è un libro che ho letto anni fa e che mi ha cambiato proprio un po’ la prospettiva sia a livello personale che professionale nel cercare di non prendere decisioni sulla base di quelli che sono un po’  i punti canonici insiti nell’essere umano ma a prenderli in maniera più consapevole, evitando quelle che sono le scorciatoie.

🚀 La caratteristica che dovrebbe avere un CEO “L’empatia” Un Ceo ha vari ambiti sui quali vai ad impattare e ad interfacciare ogni giorno, che sia quello esterno verso i clienti, quello verso investitori, quello verso i dipendenti o quello verso i fornitori. In tutti questi ambiti, alla fine, riuscire ad essere empatici e ad approcciarsi al meglio con quella che è la controparte, è chiave per riuscire ad avere successo o perlomeno fare del proprio meglio.

💡 La tua frase ispirazionale: non è nelle stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi” Una frase di Shakespeare, che va un po’ di pari passo con un’altra frase derivante dai latini, del “faber est su equisque fortune”, quindi che ognuno è artefice della propria fortuna

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Talentware aiuta le aziende a coinvolgere, far crescere e trattenere i dipendenti attraverso un approccio basato sulle competenze, che tramite la propria piattaforma basata su IA e un metodo che identifica automaticamente le competenze dei dipendenti suggerendo percorsi di carriera.
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