#114 Il Resale come leva di trasformazione digitale per l’arredo
Descrizione
In questa puntata de La Tech Made in Italy vi portiamo alla scoperta di una realtà che incarna perfettamente il talento creativo e imprenditoriale italiano, applicato al mondo della sostenibilità e del design di alta gamma. Parliamo di Deesup, un marketplace digitale specializzato nella vendita di arredi di design second hand, una soluzione innovativa che coniuga economia circolare, tecnologia e passione per l’estetica. A raccontarci questa storia con energia e visione, passando attraverso le origini, l’evoluzione e le ambizioni di un progetto davvero unico nel suo genere. è Valentina Cerolini, co-founder e CEO della startup.
Deesup nasce da un’intuizione personale: la difficoltà di vendere e riacquistare arredi di valore quando si cambia casa. Da questa esperienza vissuta direttamente da Valentina e dal cofondatore Daniele, marito e socio da oltre vent’anni, prende forma l’idea di un canale digitale dedicato al design “pre-loved”, capace di ridare nuova vita a pezzi iconici, valorizzandone la storia e il valore estetico. Il nome stesso della startup ha un’origine creativa: scelto tramite un contest online, riflette l’idea di “design up”, ovvero di elevare il design a una seconda vita attraverso il riuso consapevole. Deesup, quindi, non è solo un marketplace, ma una piattaforma di intermediazione specializzata, in grado di connettere venditori privati, showroom e appassionati di design, mettendo in circolo oggetti unici che meritano di essere amati ancora.
Lanciata nel 2018 partendo letteralmente da un foglio bianco insieme al socio Daniele, Deesup ha costruito una community appassionata e attiva, arricchita nel tempo da negozi e rivenditori che, specialmente durante la pandemia, hanno trovato nella piattaforma un modo efficace per dare visibilità ai propri arredi inutilizzati. Ad oggi, il catalogo di Deesup conta migliaia di pezzi selezionati, tutti appartenenti al mondo del design di alta qualità.
Ma l’ambizione di Deesup non si ferma al B2C. Oggi l’azienda sta puntando su una nuova frontiera: quella del resale B2B per i brand del design. L’obiettivo? Fornire ai produttori uno strumento digitale per gestire lo stock invenduto, che rappresenta in media il 25-30% della produzione, e convertirlo in un’opportunità commerciale, sostenibile e coerente con i valori del marchio. Attraverso una piattaforma white-label, i brand possono creare un proprio canale second hand perfettamente integrato con la loro immagine e strategia. Dal punto di vista tecnico, Deesup mette a disposizione un software proprietario sviluppato internamente, in grado di gestire tutta la filiera del second hand: dalla pubblicazione dell’annuncio alla logistica, passando per l’intermediazione e il servizio clienti. La startup opera in modalità dropshipping, senza magazzini propri, semplificando e ottimizzando la gestione tra venditore e acquirente.
Il modello è stato progettato per essere scalabile e modulare, tanto che in prospettiva l’azienda non esclude di estendere la piattaforma ad altri verticali oltre l’arredamento, come per esempio il fashion di alta gamma o altri beni durevoli di valore. Deesup si propone quindi come partner tecnologico e operativo per i brand, offrendo un servizio chiavi in mano che consente di entrare nel mercato del second hand in modo strutturato, credibile e coerente. Questo approccio, che unisce digitalizzazione, sostenibilità e gestione strategica delle risorse, rappresenta una risposta concreta a esigenze emergenti nel settore del design e un segnale forte di come l’innovazione italiana possa guidare il cambiamento verso modelli più responsabili e circolari. Una puntata che dimostra, ancora una volta, come il Tech Made in Italy sappia creare soluzioni che uniscono cultura del bello, competenza tecnologica e visione imprenditoriale.
Per piú info: https://www.latechmadeinitaly
Per la rubrica 4 domande a razzo:
🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato: “Scegliere con attenzione i compagni di viaggio” Anche se ne ho ricevuti tanti in questo mio percorso, sicuramente questo è quello più importante. Fare impresa è chiaramente un’impresa, quindi richiede tanto focus, ma soprattutto farlo con persone che come te credono in quello che stai facendo e condividono soprattutto la visione. Non parlo solo di founders, parlo di tutto il Team.
📚Libro che stai leggendo: “Inizia dal perchè” è un bel libro, di Simon Sinek. È un libro particolare, perché è molto focalizzato nel spiegare il perché si fanno le cose e una volta che si ha chiaro il perché si riesce anche a trasmetterlo, a soggetti esterni, nel nostro circolo. È un libro molto profondo, non me l’aspettavo, perché dà molti spunti di riflessione, quindi a valle della lettura si ha opportunità di andare in profondità e interrogarsi sul perché si fanno alcune cose.
🚀 La caratteristica che dovrebbe avere un CEO: “Non perdere di vista la propria visione” Sarà anche banale ma rimane sempre importante. Non è sempre facile avere chiara con lucidità, la visione, perché siamo inondati di tanti input, che delle volte può far perdere la visione. Vorrei affiancare a questa caratteristica, anche un’altra che va a braccetto ed è, la resilienza.
💡La tua frase ispirazionale: “Fatto è meglio che perfetto” Sono una persona del fare, e credo fermamente che fare, testare porta comunque ad un risultato che può essere anche negativo. Cioè a me piace questa cosa perché ti dà un’evidenza, quindi parti da qualcosa che poi migliori nel tempo.
Guarda il video del podcast
- #114 Valentina Cerolini | CEO Deesup
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