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App educative per bambini e ragazzi per imparare divertendosi

[Episodio #22]

Oggi parliamo di Marshmallow Games, una bellissima realtà italiana, che realizzano app educative per bambini e per ragazzi dove l’obiettivo massimo è imparare divertendosi, cosa geniale per i bambini, ma soprattutto lo possono fare in totale sicurezza, un progetto molto peculiare che oggi ci racconta la sua carismatica CEO & Co-Founder Cristina Angelillo.

Già nella scelta del nome c’è grande particolarità in quanto nasce fondamentalmente come un progetto dedicato ai bambini. Anche se in un primo momento si era pensato il nome Candy, per riportare subito alla testa dei più giovani le caramelle, ma Candy era già stato utilizzato ed usato in varie altre occasioni, quindi si passò all’Idea del marshmallow di cui Cristina ne andava ghiottissima ed è un denominatore comune nella vita di tutti i bambini ed ecco che si allega al conosciutissimo nome Marshmallow la parola Games, dando vita a Marshamallow Games.

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Il concetto, nasce per dare valore al tempo che i bambini trascorrono sui dispositivi elettronici, quindi smartphone e tablet, un’intuizione, nata molto tempo prima di dare il là all’azienda, e fu quando la carismatica Cristina vide per la prima volta una bambina di un anno e mezzo, o due, interfacciarsi con un tablet, ed esserne completamente rapita, notandone fra le altre cose la naturalezza con la quale venivano fatti alcuni movimenti, tutto risultava fluido, lineare, disarmante. Quella bambina che poi si è rilevata la figlia di quella che sarà la Co-founder di Marshamallow Games ha aperto la mente a Cristina, alla quale si accese la famosa lampadina pensando che uno strumento così facile da usare andrebbe sfruttato molto di più dal punto di vista didattico. Dopo un’analisi e studio sulla fattibilità del progetto Cristina fa ricorso alle sue doti di ingegnere delle telecomunicazioni, la passione per i bambini e l’amore per l’insegnamento e con questi 3 ingredienti non era difficile non creare una soluzione di successo.

Come ogni storia di successo che si rispetta, anche questa parte da un successo epico, una situazione dove la determinazione a poter fare delle cose anche se il momento non lo permette. Infatti i primi disegni e i codici di programmazione così come tutto il concetto è stato creato durante la gravidanza di Cristina che dal suo letto dapprima decise di mollare il “posto fisso” come ingegnere delle telecomunicazioni e poi nella ricerca di qualcosa che le faceva battere il cuore, ed è in quel momento che le ritornò alla mente quella bambina di un anno e mezzo e la sua naturalezza e facilità nell’usare gli strumenti e la Tecnologia e far capire a i genitori e a i bambini che il digitale era un’opportunità per imparare e crescere divertendosi e in assoluta sicurezza.

Tutte le soluzioni e i giochi sono per bambini dai tre anni in su, e ci sono o delle APP, che abbracciano tutte le età della scuola dell’infanzia, ma l’APP di punta pe senz’altro Smart Tales (www.smarttales.app), una collezione di racconti interattivi. L’App ha come missione quella di dare nuova vita ai racconti, inserendo delle componenti interattive come dei giochi, animazioni e soprattutto qualcosa che mantiene l’attenzione dei bambini il Voice over, ossia la voce narrante. Tutto questo è frutto di un grande lavoro perché per far funzionare un APP educativa e per renderla semplice a Mashmallow Games lavorano un pool di professionisti che validano un l’operato e la fluidità dei giochi e poi una delle co-founder Marianna è un logopedista, che ha sviluppato una grande esperienza di tanti anni di lavoro in ambito riabilitativo per bambini, e quindi riesce a creare del materiale didattico adattato a tutte le esigenze.

All’interno di questi racconti intelligentemente sono inseriti dei giochi sulle materie STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics), che sono poi quelle materie scientifiche. In Marshmallow Games così come nell’indole del suo CEO non si smette mai di lavorare, e adesso si lavora a un progetto intitolato Smart Tales Primaria, che si considera come la sorella piccola di Smart Tales, che racchiuderà tutta quella cerchia di ragazzi dai sei ai dieci, undici anni è sarà un progetto pioneristico che sarà introdotto per la prima volta nelle scuole. Un’idea, un APP che questa volta non entra nel nucleo famigliare, ma entra nelle scuole con l’obiettivo di insegnare materie scientifiche attraverso il gioco. Inoltre, essendo una App pensata per le scuole, può permettere all’insegnante di gestire la classe, di assegnare esercitazioni in classe e a casa, di poter vedere il report in Real-Time dei bambini, e tutti quegli strumenti didattici che gli insegnanti possono utilizzare anche per le lezioni. Questo è un vero e proprio passaggio importante per portare una sostanziale digitalizzazione nelle scuole. Anche perché Le scuole saranno inondate di fondi con i quali digitalizzare le aule e dovranno per forza di cose acquistare hardware, e quindi ci sarà bisogno di un Software.

Il business model di questi tipi di soluzioni educative come SmartTales e tante altre APP, si trovano sui più conosciuti app stores, si possono facilmente scaricare in modo gratuito e dopo una prova di 14 giorni, per poter sbloccare i contenuti ci sono vari tipi di abbonamenti che possono essere sia mensili che annuali e in base a quanti contenuti si vogliono accedere.

Per più info https://www.marshmallow-games.com

Per la rubrica  domande a razzo:

 

🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato: Essere più ambiziosa! È stato il mio compagno di vita a darmelo. In quanto io pensavo in una APP fatta per bambini in Puglia e lui mi diceva perché non nel mondo?  E questo pian piano mi ha insegnato a essere più sicura e ambiziosa.

🚀 La caratteristica che dovrebbe avere un CEO:   Anche se scontato, ma saper delegare. È veramente una delle decisioni più dure quella del delegare, attorniarsi di persone valide e credere che possono fare le stesse attività con la stessa qualità che faresti tu.

💡La tua frase ispirazionale: Volere è potere, Ho iniziato nel letto di casa mia, e non ho solo sviluppato per l’App, ho anche scritto filastrocche e fatto disegni ma solo perché lo volevo così tanto, ed anceh se a punto di dare a luce volevo finire l’App prima di partorire e l’ho fatto. Quindi per riassumere, quando una cosa la vuoi fortemente, puoi arrivarci.

 

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