In questa soluzione di successo anche il nome Blendee, è stato scelto con cura per richiamare il concetto di miscelazione, rappresentativo del concetto di marketing mix. Dopo un’attenta riflessione, sono stati considerati due termini: “Miscela” e “Blend”. Tuttavia, “Miscela” è stato scartato per il rischio di ambiguità e “Blend” è stato preferito per la sua associazione con il mondo vitivinicolo italiano e il processo di mescolamento di vari vitigni per creare vini di qualità. L’obiettivo è di integrare tutte le informazioni disponibili su ciascun utente in un unico contenitore, chiamato Blendee, che richiama lo slang americano per indicare che le informazioni sono già miscelate e pronte per essere utilizzate. Dopo una riflessione, il team ha deciso che questo nome comunicava efficacemente il punto di forza del marchio e rappresentava l’obiettivo principale del loro lavoro: creare un sistema completo e integrato per gestire i dati degli utenti.

La piattaforma “Blendee” si occupa di integrare e analizzare dati provenienti da diverse fonti, inclusi utenti anonimi che interagiscono con siti terzi come giornali online e utenti che interagiscono con i siti web e le app di brand rinomati. La sfida principale è stata quella di identificare e unire questi diversi tipi di utenti in un unico repository. Questo processo di integrazione rappresenta il primo passo verso la creazione di un sistema completo di gestione dei dati per migliorare le strategie di marketing e pubblicità. Di rilevante importanza sono anche gli utenti che interagiscono con diverse piattaforme online, dai social media come Google, Facebook e TikTok, alle piattaforme di streaming come Netflix e Amazon Prime Video. Questi utenti rappresentano il fulcro del marketing e sono diversi per natura e comportamento. E con l’avvento della pubblicità digitale, bisogna tutelare e rispettare sempre di più gli utenti ed è molto interessante vedere come la normativa abbia evoluto nel tempo per tutelarli, nonostante alcuni aspetti siano ancora oggetto di dibattito. Quindi la profilazione degli utenti non mira a ostacolare la pubblicità o la monetizzazione degli editori, ma piuttosto a facilitare una comunicazione pubblicitaria mirata e personalizzata, rispettando le preferenze degli utenti e offrendo loro il controllo sulla quantità e il tipo di pubblicità che desiderano ricevere. Questo è visto come un processo di evoluzione nell’approccio alla pubblicità digitale.

Questo significa anche che le aziende devono continuare ad investire in pubblicità e adattarsi ai cambiamenti e alle evoluzioni del settore, mantenendosi al passo con i tempi e adottando tecnologie innovative per ottimizzare i loro investimenti pubblicitari. Blendee con la loro soluzione apportano soluzioni tecnologiche in grado di minimizzare gli investimenti e massimizzarne l’efficacia a un settore in costante crescita e cambiamento. Blendee per questo motivo è stata sviluppata e ampliata nel corso degli anni, diventando molto orizzontale e simile a un sistema operativo modulare. Si tratta di una soluzione composta da micro-moduli o “engine”, che possono essere attivati in base alle specifiche esigenze del cliente, identificate tramite un’iniziale valutazione. Vengono identificate tre macro categorie di clienti serviti: gli editori televisivi e cartacei, che necessitano di soluzioni per gestire le loro audience e la pubblicità; le imprese B2B e B2C operanti nel settore dell’e-commerce, che hanno esigenze specifiche legate alla gestione delle vendite online; e infine il settore del retail e del travel, caratterizzato dalla presenza di punti vendita fisici e agenzie di viaggio.

Ecco che tutti questi dati hanno dato vista, al Mad Tech Overlayer è una soluzione sofisticata che nasce dall’analisi di una vasta quantità di dati, e rappresenta uno strato aggiuntivo di software progettato per integrarsi con le tecnologie esistenti all’interno delle aziende. Di solito, non si sostituiscono i motori già presenti, come il CRM o il motore di email marketing, a meno che non sia espressamente richiesto dal cliente. I feedback dei clienti indicano che l’utilizzo di questo strato aggiuntivo ha portato a un notevole aumento, fino al 700%, nel riconoscimento degli utenti. Questo è un risultato significativo rispetto alle tecniche tradizionali di retargeting o di marketing più comuni. Inoltre, il Mad Tech Overlayer è in grado di migliorare i risultati delle piattaforme esistenti, spesso richiesto dai clienti desiderosi di ottimizzare le loro tecnologie senza doverle sostituire completamente. La scelta degli “engine” da integrare avviene in collaborazione con il cliente e i consulenti, ma tutto si basa principalmente sull’analisi degli utenti, ritenuta l’elemento cruciale per il successo delle strategie di marketing.

L’azienda ha fatto un investimento significativo nel corso degli anni, costruendo un solido team chiamato Blendee Hub. Questo team gestisce una vasta gamma di connettori verso diverse tecnologie, inclusi CMS come WordPress, Presta, Shopify, Magento e Webflow, oltre a ESP come MailChimp, Contact Lab e CRM come Salesforce e HubSpot. Questo lavoro è complesso e continuativo, poiché richiede l’aggiornamento costante dei connettori con piattaforme come Facebook, Google, TikTok e Netflix, che regolarmente modificano le proprie API e richiedono aggiustamenti tempestivi. Tuttavia, questo impegno è giustificato dalle esperienze passate dell’azienda nel ridurre al minimo il lavoro richiesto ai clienti durante l’installazione e la configurazione delle soluzioni.

per più info: www.blendee.com  

Per la rubrica 4 domande a razzo:

🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato: “non mettere mai a livello personale i rapporti lavorativi” Anche se un po’ banale da raccontare, però in realtà il consiglio che mi venne dato e ne feci subito tesoro insieme a, “gettare il cuore oltre l’ostacolo”

📚 Libro che stai leggendo: “Alla ricerca del talento” di Giorgio Nicastro, che spiega che essere imprenditore non è guardarsi allo specchio, darsi pacche sulla spalla, ma in realtà cercare di individuare il talento e stimolarlo. E poi un altro libro che non manca mai sulla mia scrivania è quello legato alle tecniche degli scacchi.

🚀 La caratteristica che dovrebbe avere un CEO “Lungimiranza” cercare di mettere a terra tutto il know-how, tutta la conoscenza, per provare nei limiti ad anticipare le esigenze del mercato. Ci sono tanti imprenditori che danno risposte alle esigenze attuali, ma mi è capitato, di anticipare alcune esigenze del settore in cui lavoro e questo ha permesso di aiutare molte aziende, ricevere feedback positivi poi anche a livello commerciale.

💡 La tua frase ispirazionale: “Moving to the Future” essere perennemente in movimento verso il futuro e cercare di stare sempre lontano dalla polemica, e lo dico anche ai miei collaboratori ma la uso veramente ovunque parliamo al futuro cosa possiamo fare per migliorare?

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