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Il Software di Maintenance Management che rende la manutenzione industriale intelligente ed efficace

[Episodio #49]

Oggi esploreremo un software all’avanguardia che sta rivoluzionando il mondo della manutenzione aziendale: AIM, che ha creato Predeep, un software dotato con Intelligenza artificiale per i quelle aziende che operano con processi e catene di montaggio. Per svelare i dettagli di questa innovativa soluzione, e ne parliamo oggi con la sua CEO e founder, Giusi Fiorentino.

Iniziamo comunque dal nome: AIM. Un acronimo che sta per Artificial Intelligence Monitoring, ha un significato profondo, infatti a parte di descrivere in modo dettagliato cosa fa la soluzione, in inglese la parola AIM significa Obiettivo! Questo nome riflette chiaramente l’essenza di ciò che AIM si propone di fare: individuare i guasti in modo predittivo. Un gran obiettivo sicuramente. AIM è un progetto che nasce dalla visione di un fondatore durante la sua tesi sulla manutenzione aziendale. L’aspirazione del team di creare qualcosa di unico e personale ha portato i ragazzi di AMI alla creazione di Predeep, un software innovativo che mira a rendere la manutenzione più intelligente ed efficiente.

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Questo giovanissimo team di AIM, è composto da quattro soci fondatori e un quinto membro che si è unito successivamente, hanno dato vita a questa innovativa soluzione frutto dell’incrocio tra la manutenzione predittiva e quella programmata, che si propone di ottimizzare la gestione degli impianti aziendali, e delle catene di montaggio, avendo per obiettivo evitare fermi imprevisti e garantendo una produzione continua.

La manutenzione predittiva, come spiega Giusi, è la capacità di anticipare i guasti utilizzando sensori e algoritmi di intelligenza artificiale. Quello che potrebbe sembrare un concetto fantascientifico diventa una realtà concreta grazie all’applicazione di AIM. Sfruttando i sensori per amplificare i segnali di guasto e gli algoritmi per riconoscerne le caratteristiche distintive, AIM non solo individua l’imminenza di un guasto ma ne identifica anche la tipologia, rappresentando un salto di qualità nella manutenzione aziendale. È come percepire un rumore strano nella propria auto e decidere di controllare prima che si verifichi un problema reale, ci spiega in modo dettagliato Giusi

AIM, dunque interagisce direttamente con i data source aziendali, utilizzando la sensoristica già installata per analizzare i segnali di corrente e vibrazione. Il software individua anomalie nei segnali che possono segnalare un guasto imminente, senza imporre l’installazione di nuovi sensori quando non strettamente necessario. Il software offre agli utenti un accesso completo attraverso una dashboard, permettendo di monitorare KPI e rischi associati a ciascun guasto nel tempo. Predeep genera alert che notificano il cliente quando il rischio supera una determinata soglia, prevenendo così potenziali danni e costosi tempi di inattività produttiva.

Giusi ci spiega anche che una cosa importante che è stata da subito alla base dello sviluppo del software è l’approccio flessibile, che può essere utilizzato in modo indipendente o integrato con altri software aziendali. La volontà di non imporre la propria sensoristica è basata sulla consapevolezza che molte aziende già dispongono di dati e sensori, riducendo così l’onere di adottare nuovi elementi.

Il processo di implementazione di AIM inizia con la comprensione dei macchinari critici per l’azienda. AIM aiuta le aziende a identificare le attrezzature cruciali per la produzione e fornisce una manutenzione programmata per garantire il loro funzionamento ottimale. Il team di AIM esamina anche lo stack tecnologico all’interno dell’azienda, valutando se sono necessarie integrazioni di sensori per ottenere dati sufficienti.

AIM opera con un modello di abbonamento SaaS, con tariffe mensili fisse per la manutenzione programmata e tariffe legate al numero e al tipo di macchinari analizzati con la manutenzione predittiva. La flessibilità è garantita con piani di abbonamento di base e premium, adattabili alle dimensioni e alle esigenze delle aziende.

In conclusione, AIM sta dimostrando di essere una soluzione all’avanguardia nell’industria della manutenzione, sposando intelligenza artificiale e buone pratiche per garantire la continuità operativa e la prevenzione dei guasti. La sua adattabilità e l’approccio centrato sul cliente lo rendono uno strumento essenziale per qualsiasi impresa che miri a ottimizzare la propria produzione attraverso una gestione intelligente della manutenzione

Per più info : www.aimonitoring.net 

Per la rubrica 4 domande a razzo:

 

🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato: “Essere orgogliosi anche di cose che non si sono fatte” È un consiglio appreso durante una condivisione con altri startup e che in realtà è una frase in realtà di Steve Jobs e per chi sviluppa un software con l’intelligenza artificiale, c’è sempre un po’ il rischio di altri che ti chiedono di fare cose e quindi diventa fondamentale dire no.

📚 Libro che stai leggendo: il club delle delle 5 del mattinolo Consiglio anche a chi vuole svegliarsi anche un po’ più tardi, io non mi sveglio alle 5 del mattino, però mi è piaciuto tanto perché mi ha dato una carica particolare, mi ha trasmesso l’idea di dare il massimo ed esprimere il proprio potenziale.

🚀 La caratteristica che dovrebbe avere un CEO: L’autenticità. Soprattutto nei confronti del proprio team. Perché tutti abbiamo dei momenti di down, di crisi, ed è proprio in quei momento ho sempre cercato di condividere chi ero, quello che era il mio punto di vista e essere quanto più me stessa possibile, perché poi è anche così che si creano legami e io in questo ci credo tantissimo.

💡 La tua frase ispirazionale: “la frase motivazionale non la posso condividere!” è un mio mantra. Però posso dire che ha a che fare con la visualizzazione di immagini di come possa essere tutto il processo, come sarà l’azienda, come saranno i team, come sarà il successo dell’azienda. In definitiva visualizzare il successo.

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