La Schonhaut Advisory è stata creata per servire le piccole e medie imprese (PMI), che spesso vengono trascurate dalle grandi aziende di consulenza. Marco, con esperienza nelle grandi aziende di consulenza e come libero professionista, ha osservato che le PMI non riescono a sostenere la complessità e i costi dei progetti gestiti dalle grandi società di consulenza, poiché non dispongono delle risorse dedicate necessarie. Di conseguenza, queste PMI non ricevono l’attenzione e il supporto adeguati dalle grandi società di consulenza, rendendo necessaria una soluzione più adatta alle loro esigenze. Le piccole e medie imprese (PMI) spesso si trovano in difficoltà quando cercano supporto dalle grandi aziende di consulenza, le quali tendono a ignorarle o a proporre soluzioni troppo costose e complesse. Di fronte a questa situazione, le PMI finiscono per affidarsi a venditori di software o tecnici senza una visione strategica. La trasformazione digitale, invece, richiede una strategia chiara che consenta di adattare le persone ai cambiamenti e raggiungere obiettivi aziendali. Per risolvere questo problema, durante il lockdown, è nata l’idea di Schonhaut Advisory: un metodo che adatta e semplifica le tecniche delle grandi aziende per renderle accessibili alle PMI. Questo approccio mira a offrire alle piccole aziende gli strumenti e le strategie necessarie per competere efficacemente nel mercato digitale.

La Schonhaut Advisory è stata creata per supportare le piccole e medie imprese (PMI) nella loro trasformazione digitale. Originariamente sviluppatore di metodologie per grandi industrie come libero professionista, Marco ha adattato queste tecniche per renderle accessibili anche alle PMI. L’obiettivo è consentire alle piccole imprese, spesso prive di un reparto IT dedicato, di digitalizzarsi e innovare i loro modelli di business. La Schonhaut Advisory offre un approccio che guida le PMI nell’adozione di nuove tecnologie, insegnando loro come cambiare e migliorare i processi aziendali. Questo metodo coinvolge l’intera struttura aziendale, partendo dall’imprenditore fino ai collaboratori, per garantire una trasformazione efficace e duratura. Una volta che l’azienda ha acquisito le competenze necessarie, la consulenza si ritira gradualmente, rendendo l’impresa autonoma nel proseguire il suo percorso di innovazione.

In Italia, la collaborazione tra professionisti è spesso difficile a causa della percezione di competizione. Tuttavia, Schonhaut Advisory promuove la cooperazione tra collaboratori dello stesso settore, con l’obiettivo di migliorare il supporto alle piccole e medie imprese (PMI). Anche se la strategia aziendale è quella di gestire in modo personale un numero limitato di clienti, preferendo offrire un servizio dedicato e altamente specializzato, con l’obiettivo di creare un network di professionisti addestrati con i suoi metodi, in grado di supportare le PMI in modo efficiente. L’idea è che affidarsi a un singolo professionista esperto, piuttosto che a una grande azienda di consulenza, possa ridurre i costi e migliorare l’adozione delle innovazioni digitali. Questo approccio mira a formare professionisti che possano fungere da alter ego dell’imprenditore, facilitando la trasformazione digitale delle aziende.

Marco spiega le difficoltà che incontra nel lavorare con le PMI italiane. Gli imprenditori di queste aziende sono persone determinate e coraggiose, spesso autodidatti che hanno sviluppato le loro idee con successo basandosi sull’intuito e sull’esperienza. Tuttavia, quando si tratta di affrontare il mondo del digitale, emerge un gap significativo. La mancanza di cultura tecnologica e di comprensione dell’innovazione rappresenta un ostacolo. La trasformazione digitale richiede una fase iniziale di digitalizzazione, dove i processi aziendali devono essere tracciati da sistemi informatici adeguati. Senza una corretta configurazione, questi sistemi rischiano di essere utilizzati solo per operazioni tecniche, senza supportare realmente la trasformazione digitale.

Per progredire, le PMI devono abituarsi a raccogliere e utilizzare i dati per prendere decisioni informate, un cambiamento che spesso richiede un notevole sforzo culturale e organizzativo. Uno degli ostacoli principali nella trasformazione digitale delle PMI è la resistenza a tracciare sistematicamente tutte le attività, abituati come sono a ragionare per esperienza e intuito. Tuttavia, comprendere il valore di questo approccio è essenziale e deve avvenire gradualmente. Una volta raccolti i dati, il secondo ostacolo è saperli leggere e utilizzare effettivamente per la gestione aziendale. È importante non ignorare i dati che contraddicono le aspettative personali. Superare questi due ostacoli culturali permette alle aziende di essere pronte per innovare, rendendole più dinamiche e resilienti. Con un approccio innovativo, le imprese possono utilizzare nuove tecnologie, prodotti e modalità di comunicazione, mantenendo sempre un vantaggio competitivo sul mercato.

per più info: https://schonhautadvisory.com

Per la rubrica 4 domande a razzo:

🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato: “Semplifica quello che fai” me l’ha dato un mio mentore, perché anche io ho i mentori, ed è stato incredibile come consiglio. Questo è stato il consiglio che è diventato poi anche il payoff di Schonhaut Advisory.

📚 Libro che stai leggendo: Te ne posso dire due su due ambiti diversi. Il primo è “The Game” di Alessandro Barrico. È un libro pazzesco perché ti spiega il perché noi siamo nel punto in cui siamo, cioè nella società moderna, con i contrasti tra i vecchi modi di pensare la vita. Il secondo è “Perché le trasformazioni digitali falliscono” di Tony Saldanha che è un libro che ti spiega come gestire una trasformazione digitale in una grande industria.

🚀 La caratteristica che dovrebbe avere un CEO “La curiosità” La curiosità permette di vedere qualcosa che è al di fuori di quello che normalmente si domina. Questo è un valore aggiunto pazzesco e chi ce l’ha lo vedi proprio che poi inizia ad avere una marcia in più perché capisce immediatamente le dinamiche di ambiti che non gli competono.

💡 La tua frase ispirazionale: “L’innovazione è la distruzione creatice” una frase bellissima che ho letto in un libro (Un anno con Drucker). La paragona alla nitroglicerina, quindi ti serve per aprire delle porte, delle strade dove sei arrivato davanti a dei muri di roccia, però devi trattarla con molta attenzione e molta cura.

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