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Tecnologia per aiutare il business a comunicare meglio e più in fretta

[Episodio #50]

Oggi parliamo di un’altra bella realtà italiana, un’azienda italiana, nata come Web Agency nella bella Cremona nel 2002 e che oggi è diventata un gruppo quotato in borsa, specializzato nello sviluppo di tecnologie innovative per migliorare le comunicazioni aziendali. Quest’azienda è Growens. Creata da 5 soci che hanno messo tutti i loro risparmi derivate dalle loro liquidazioni, in un’avventura che si è risultata entusiasmante e sicuramente emblema del Made in Italy Tech, e ne parleremo insieme al suo CEO Nazzareno Gorni.

Nazzareno definito in molte occasioni come il “signore delle email” per il successo raggiunto nel settore, in aziende conosciutissime come MailUp e Acumbamail, ha poi riassunto in maniera egregia 20 anni di questa “journey” e delle difficoltà di un agenzia web riscontrava con le limitazioni anche della cultura locale. Nonostante le difficoltà iniziali, ha avuto successo creando diverse applicazioni e diventando un punto di riferimento nel settore delle email con una serie di strategie. Il primo verso pivot fu quello di pacchettizzare un bel numero soluzioni software e venderle on-line, mentre per mantenersi come agenzia si costruivano pagine web e nei tempi “liberi” di creazioni web si costruivano queste soluzioni. All’epoca si parlava di ASP, (Application Software Provisioning), che sarebbe successivamente diventato il SaaS (Software as a Service) Una di questi sviluppi era N-Newsletter che in un futuro si è trasformata in Mailup.

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Il processo di crescita fu graduale, e lo stesso Nazzareno come in ogni startup che si contraddistingue era coinvolto in molteplici ruoli, dall’ambito del product management al marketing, dalle vendite al supporto, e persino una parte della gestione tecnica. Questa stretta interazione con i clienti ha consentito di adattare il prodotto alle loro esigenze e di migliorarlo continuamente. Nel 2008, l’azienda ha compiuto una decisione cruciale chiudendo un’agenzia digitale e concentrando risorse ed energie su MailUp, anche se ciò ha comportato la rinuncia del 30% del fatturato, dato importante per una PMI, che all’epoca non raggiungeva il milione di euro. Questa mossa ha portato a una rapida crescita, con un focus crescente sull’invio di newsletter e SMS, portando MailUp a diventare il principale operatore italiano in questo settore. Tuttavia, nonostante il successo nazionale, gli sforzi per penetrare il mercato americano si sono rivelati fallimentari, portando alla consapevolezza dell’importanza di investimenti maggiori. La seconda svolta avviene nel 2014,  quando a seguito della consapevolezza che non si poteva crescere con le proprie energie, sebbene l’azienda cresceva con buoni numeri, ed era profittevole la strategia era quella di lanciare lo sguardo al mercato del venture capital, anche se poi infine si è scelto di quotarsi in borsa, all’AIM (oggi Euronext Globe Milano) per ottenere i finanziamenti necessari per sostenere ulteriormente la crescita e consolidare la sua posizione come azienda ad alto potenziale di crescita.

Grazie all’accesso nel mercato della borsa, inizio un processo di crescita iniziando con la raccolta dei primi tre milioni di euro che ha portato a una diluizione delle quote societarie dal 100% all’80%. Grazie alla quotazione in borsa, l’azienda ha potuto accelerare la crescita, anche attraverso l’acquisizione di altre società. Sono stati acquisiti ulteriori 6 milioni di euro aggiuntivi, portando il totale raccolto a nove milioni. A questo punto, il gruppo, inizialmente noto come MailUp Group, ha deciso di cambiare nome in Growens, anche in virtù del fatto che MailUp rappresentava un 20%. Growens è diventato un gruppo operante in settori diversi con 5 linee di business. Poi la decisione di concentrarsi su due aziende solamente, quindi si decise di cedere MailUp al gruppo Team System insieme alla “MailUp spagnola” chiamata AcumbaMail. Inoltre, ha ceduto Datatrics, precedentemente acquisita, a un’altra società olandese. Attualmente, Growens è composto principalmente da due divisioni, di cui una è Beefree, una società americana con un cuore tecnologico a Cremona e con personale distribuito in varie regioni italiane, che semplicemente è un tool sviluppato come estensione del know-how accumulato dall’azienda nel settore delle email tramite MailUp. Beefree si concentra sulla creazione di email, offrendo agli utenti strumenti avanzati per la progettazione e la realizzazione di messaggi di posta elettronica. Non si occupa della spedizione delle email, dell’analisi delle statistiche o della personalizzazione dei contenuti, ma si limita a fornire un motore di creazione di alta qualità. Il servizio è utilizzato da oltre 10.000 aziende, tra cui grandi player come Amazon, Disney, Netflix e Spotify, così come da piccoli professionisti o responsabili di comunicazione che preferiscono gestire internamente la creazione delle proprie email anziché rivolgersi a agenzie esterne.

L’altra azienda appartenente al gruppo Growens, chiamata Agile Telecom, che si distingue nel settore degli SMS, risultando la più grande in Italia per quanto riguarda l’invio di SMS all’ingrosso. L’azienda si rivolge principalmente a grandi clienti speditori, soprattutto stranieri, e opera dall’area di Carpi, in provincia di Modena, che rappresenta il cuore dell’attività. Agile Telecom si specializza nel fornire servizi di invio di SMS su larga scala, con un’attenzione particolare ai clienti di alto livello e alle esigenze del mercato estero. Anche l’arrivo nella terra del business, gli USA, non è stato un cammino di rose, infatti le prime esperienze risultano onerose e problematiche. Il primo esperimento è stato un disastro, con episodi spiacevoli come l’assunzione di un export manager il cui curriculum era falso e che ha utilizzato la carta di credito aziendale per vacanze personali alle Hawaii. Questi fallimenti sono stati momenti difficili, ma hanno insegnato molto all’azienda. Nonostante le sfide, al terzo tentativo, sono riusciti a ottenere successo.

Parte del successo come sempre viene dai fallimenti di altri tentativi ed è proprio dell’esperienza negativa nei primi tentativi di ingresso nel mercato statunitense, culminati nel 2006. Durante quel periodo, il gruppo ha dovuto affrontare licenziamenti e chiusure di uffici. Tuttavia, durante queste difficoltà, Nazzareno ha incontrato Massimo Arrigoni, con il quale ha stretto una partnership. Massimo aveva una società di e-commerce e insieme hanno iniziato a vendere la sua piattaforma in Italia. Parallelamente, hanno sviluppato una collaborazione per vendere MailUp negli Stati Uniti. Questa partnership si è rivelata fondamentale nel tempo, portando a una stretta collaborazione durata vent’anni e culminata con l’ingresso di Massimo nel team italiano dopo la vendita della sua azienda nel 2011, come CEO di Beefree. Questo episodio sottolinea l’importanza di essere presenti sul mercato statunitense, ma anche di combinare creatività, competenza tecnica e costi contenuti, fattori che hanno contribuito al successo dell’azienda.

I piani futuri del gruppo Growens, sono quelli di concentrarsi su Befree, ritenuta quella con il maggior potenziale di crescita e di successo. Essendo un prodotto con un ottimo “product market fit” e ottimi KPI, il gruppo ha deciso di investire 15 milioni di euro nei prossimi tre anni per svilupparlo ulteriormente. Questo investimento rappresenta il fulcro delle attività future del gruppo. Anche se l’azienda è quotata in borsa e ha degli investitori, l’attenzione sarà principalmente concentrata sull’esecuzione di questo piano di sviluppo per Beefree. Guardando al futuro, Nazzareno e il gruppo Growens considerano l’intelligenza artificiale un elemento importante per la crescita aziendale e l’efficienza dei servizi, mantenendo sempre la qualità e l’innovazione come elementi fondamentali nello sviluppo complessivo del gruppo Growens.

Per più info: www.growens.io   

Per la rubrica 4 domande a razzo:

🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato: “Hire slow and fire fast” (Assumi lentamente e licenzia velocemente) anche se ce ne sono diversi ma questo è quello che più mi è servito nel mio processo, anche perché le persone alla fine sono la chiave di una buona azienda. Anche essere consapevoli quando una persona non va bene e non cercare di farsela andare bene a tutti i costi

📚 Libro che stai leggendo: The hard thing, about the hard things” un libro di Ben Horowitz. Un grande personaggio, oggi venture capital americano che ha fatto un grande successo fin dagli albori di Internet con Netscape. Sicuramente un libro che avrei dovuto leggere molto prima.

🚀 La caratteristica che dovrebbe avere un CEO: La determinazione. Perché il percorso non è mai dritto, anzi noi abbiamo fatto vari cambi, ad esempio nella nostra storia, alcuni anche difficili. E all’inizio non ci pagavamo neanche lo stipendio per pagare i dipendenti, Quindi tanta determinazione all’inizio, perché altrimenti se ci si arrende non si riuscirà mai di fronte ai problemi che sicuramente ci saranno, senza determinazione non si arriverà mai da nessuna parte.

💡La tua frase ispirazionale: “se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto” e mi vale sia nella vita personale che professionale. Quindi uscire dalla comfort zone, rischiare, perché poi la cosa peggiore di rischiare e fallire, è non fare nulla per cui è comunque meglio rischiare.

 

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