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Il più grande Marketplace italiano di API

[Episodio #28]

Oggi parliamo di Openapi, il più grande marketplace italiano di API,che consente di integrare centinaia di servizi e dati affidabili e di qualità a un e-commerce, a un’APP e a ogni tipo di piattaforma. Però di tutto questo oggi ne parleremo insieme al suo CEO e Founder Luca Scuriatti.

L’idea alla base di Openapi è nata nel 2012 con l’obiettivo di sviluppare E-commerce con una logica innovativa e funzionale. Inizialmente, l’azienda si è concentrata sulla creazione di propri E-commerce per offrire servizi come consegne postali, visure e report informativi e prodotti associati all’agenda digitale come Firme, PEC e Marche Temporali. Durante questo periodo, il modello di business API è emerso come una soluzione scalabile e di successo, ispirato anche dal modello adottato da Netflix. Questo ha permesso a Openapi di crescere rapidamente, raggiungendo volumi di vendita significativi, con picchi di 20/30 vendite al minuto. Il processo di fatturazione è stato organizzato in microelementi, utilizzando il modello API (Application Programming Interface), per gestire efficacemente le informazioni dei clienti, come la verifica delle partite IVA. Grazie a questa metodologia scalabile e razionale, Openapi è stato in grado di continuare la sua crescita nel settore degli E-commerce.

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Durante il Covid, l’azienda ha riscontrato una crescente richiesta da parte dei clienti di poter utilizzare le API sviluppate internamente. Di fronte a questa domanda, l’azienda ha deciso di intraprendere un nuovo percorso, aprendo le proprie API anche a clienti esterni. Tuttavia, questa decisione ha comportato sfide non solo di natura tecnica, ma anche normativa. Sono stati necessari considerevoli sforzi legali, certificazioni, autorizzazioni e un’attenta conformità alle norme sulla privacy e ad altri requisiti normativi. Nonostante le complessità affrontate, l’azienda ha iniziato a produrre e proporre le proprie API anche a clienti esterni. I primi clienti hanno sottoposto le aziende al processo di verifica per garantire la loro autenticità e l’affidabilità nella fase di fatturazione. Successivamente, l’azienda ha ampliato la propria offerta, entrando nel mondo dell’agenda digitale europea (AGID) ed espandendosi a livello europeo per consentire la firma dei contratti in formato dematerializzato. Questo ha aperto nuove opportunità per i clienti, semplificando le procedure e garantendo la conformità alle normative vigenti.

Openapi si è impegnata nel guidare i propri clienti attraverso un processo di trasformazione digitale, che è diventato molto rilevante nell’attuale contesto. Questa trasformazione mira a rendere il business più virtuale, consentendo la firma di contratti a distanza e l’accesso alle risorse aziendali in modo digitale. L’obiettivo è quello di adattarsi ad un contesto in cui il mondo reale sembra essere passato in secondo piano,e mantenere il business in un ambiente virtuale diventa cruciale. L’azienda sta inoltre intraprendendo un percorso di internazionalizzazione, estendendo l’offerta a database di informazioni commerciali anche di altri Paesi e garantendo la qualità del software e della base dati. Questo rappresenta un importante passo avanti per l’azienda, che si appresta a diventare una Società per Azioni (SPA) e confida che l’interesse per i suoi servizi continuerà a crescere nel corso degli anni a venire.

Anche l’user experience è un percorso molto importante a Openapi difatti l’accesso iniziale al sistema è stato reso estremamente semplice, con l’obiettivo di seguire i modelli americani che privilegiano la rapidità e l’efficienza. All’utente viene fornita immediatamente un’informazione di base e viene offerta la possibilità di utilizzare una sandbox gratuita per effettuare delle prove con dati fittizi. Tuttavia, man mano che l’utilizzo del servizio si intensifica, il sistema richiede livelli crescenti di approvazione e sicurezza. Inizialmente, vengono richieste informazioni pubbliche, ma successivamente è necessaria una registrazione dei dati aziendali. Inoltre, all’aumentare dei privilegi di accesso, il sistema può richiedere un’autenticazione a due fattori, come l’OTP (One-Time Password), e in alcuni casi può essere richiesta anche la verifica dell’identità mediante un documento ufficiale. Queste misure di sicurezza sono fondamentali per garantire un adeguato controllo e verifica dell’interlocutore.

Il business model di Openapi si basa su un approccio semplice e standardizzato, offrendo opzioni di pagamento basate sul consumo effettivo dei servizi. Gli utenti possono effettuare chiamate alle API e pagare solo per le chiamate effettuate. Questo è un aspetto che ha rappresentato una sfida, poiché molti servizi forniti dai provider tradizionali richiedono canoni d’accesso elevati, rendendo difficile per una startup o un’azienda di dimensioni ridotte accedere a tali servizi. Openapi, invece, offre la possibilità di accedere ai servizi desiderati, come l’invio di raccomandate o l’acquisto di visure, con un modello pay-per-use semplice e immediato.

Particolare attenzione è stata data anche all’user experience, difatti l’accesso iniziale al marketplace è stato reso estremamente semplice, con l’obiettivo di seguire i modelli americani che privilegiano la rapidità e l’efficienza. E’ possibile registrarsi in maniera gratuita e si accede ad una sandbox, l’ambiente di test, per effettuare delle prove senza limiti di tutti i service. Tuttavia, man mano che l’utilizzo del servizio si intensifica, il sistema necessita di livelli crescenti di approvazione e sicurezza. Inizialmente, vengono richieste informazioni pubbliche, ma successivamente bisogna procedere con la registrazione dei dati aziendali. Inoltre, all’aumentare dei privilegi di accesso, il sistema può richiedere un’autenticazione a due fattori, come l’OTP (One-Time Password), e in alcuni casi anche la verifica dell’identità mediante un documento ufficiale. Queste misure di sicurezza sono fondamentali per garantire un adeguato controllo e verifica dell’interlocutore.

Il business model di Openapi si basa su un approccio semplice e standardizzato, offrendo opzioni di pagamento basate sul consumo effettivo dei servizi. Gli utenti possono effettuare chiamate alle API e pagare solo per le chiamate effettuate. Questo è un aspetto che ha rappresentato una sfida, poiché molti servizi forniti dai provider tradizionali richiedono canoni d’accesso elevati, rendendo difficile per una startup o un’azienda di dimensioni ridotte usufruire di tali servizi. Openapi, invece, offre la possibilità di accedere ai servizi desiderati, come l’invio di raccomandate o l’acquisto di visure, con un modello pay-per-use semplice e immediato.

 

Recentemente, è stato introdotto anche un modello di impegno d’acquisto per i clienti che hanno un volume elevato di acquisti. In questo caso, l’utente si impegna a un certo numero di transazioni annue e ottiene un prezzo più conveniente, in modo da soddisfare le esigenze di quei clienti che effettuano un grande volume di transazioni. Inoltre, Openapi sta lavorando a un programma partner. Questo programma permetterà ai clienti che acquistano diversi prodotti di beneficiare di prezzi più convenienti anche per i servizi che non registrano grandi volumi di acquisto. L’obiettivo è quello di fornire un prezzo vantaggioso su tutti i listini, indipendentemente dai consumi

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Per più info www.openapi.it

 

Per la rubrica 4 domande a razzo:

 

🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato:  Essere molto rapidi nei cambiamenti. Un consiglio venuto da un’esperienza passata come Fornitori di Alitalia, dove in poco tempo si è passato da un modello di Post Pago a un modello più snello di micro servizi prepagati.

📚 Libro che stai leggendo: Padre Ricco, Padre Povero di Robert Kiyosaki y Sharon Lechter. Anche se come facciamo in azienda puntiamo sulla formazione e non solo verticale, ma su qualsiasi formazione anche di Fotografia ad esempio, per arricchirsi sempre di conoscenze.

🚀 La caratteristica che dovrebbe avere un CEO: Osare, non aver paura di sbagliare. Soprattutto quando si fa innovazione, bisogna fare le cose e non aver paura di sbagliarle e inculcarlo anche a tutto il team

💡La tua frase ispirazionale: Male non fare, Paura non avere. Sicuramente un vecchio detto ma molto inerente per me, perché bisogna sempre comportarsi bene per non avere tempo di pensare a come risolvere le cose che hai fatto di male.

 

 

 

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